Guidare in Riserva: Riempire il Tuo Serbatoio e Rinnovare la Tua Passione

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Una recensione del libro del Pastore Wayne Cordeiro redatta dal Rev. Tony Cooke

Wayne Cordeiro è il fondatore e il pastore senior della chiesa New Hope Christian Fellowship di Honolulu, Hawaii. Wayne è autore, compositore musicale e ricercato oratore nelle conferenze di tutto il mondo. Avendo il cuore dedicato a stabilire chiese, ne ha fondate più di 100 in tutta l’area del Pacifico. Wayne e sua moglie Anna hanno tre figli e vivono a Honolulu.

Wayne Cordeiro ha reso un grande servizio al Corpo di Cristo – in modo particolare ai leader – quando ha deciso di condividere per iscritto il suo percorso di entrata e uscita dall’esaurimento nervoso. Nel suo libro, egli elenca le sue esperienze riguardo a (1) costruire una grande chiesa e un grande ministero e (2) sperimentare parallelamente un personale svuotamento mentale e un completo crollo psicologico. Ma soprattutto egli condivide anche alcune rivelazioni eccellenti su come guarirne – come recuperare e come prevenire futuri esaurimenti.

Io ho recentemente distribuito molte copie di questo libro a diversi amici (tutti ultraventennali ministri veterani), e molti di loro hanno detto che il libro è andato a toccare un’area delicata e profonda dentro di loro. Alcuni hanno riconosciuto di avere già raggiunto diversi stadi di esaurimento, altri si sono resi conto di esserne pericolosamente vicini all’orlo.

Anziché provare a fornire il mio personale riassunto dei contenuti, condividerò semplicemente una serie di citazioni dal libro stesso. Se queste dovessero riecheggiare nella tua mente, spero tu voglia acquistare il libro. Se dovessi conoscere un leader che pensi possa trarne beneficio, per cortesia raccomandaglielo o procuraglielo.

Alcune citazioni del libro includono:

  • “Molti leader commettono il tragico errore di non poter riconoscere i propri limiti o non ammettere di avere bisogno degli altri, mentre le richieste di lavoro del ministero si innalzano vertiginosamente”.
  • “Non dimentichiamo di essere Cristiani. Noi dimentichiamo spesso che siamo esseri umani e che una sola negligenza può debilitare il potenziale del nostro futuro”.
  • “Io avevo sviluppato la disciplina della “gestione dell’immagine” (tecnica adottata in psicologia medica – ndt), ma dentro di me stavo sperimentando una lenta implosione”.
  • “Qualsiasi cosa nuova tu decidi di intraprendere, devi aggiungerla automaticamente alla tua lista delle manutenzioni”.
  • “Ora mi ritrovai, più che a condurre, a gestire me stesso e tutto ciò che ruotava e cadeva insieme a me… Lentamente sgradevoli sintomi cominciarono a emergere. Il ministero divenne sempre più arduo. I miei compiti quotidiani sembravano infiniti, e le mail cominciarono ad accumularsi. Le persone di cui ero solito prendermi cura diventarono problemi da evitare, e proiettare una nuova visione non stimolava più la mia anima… Quello che all’inizio era una gioia che mi riempiva, ora era diventato un peso che mi prosciugava. Le decisioni – anche le più piccole – sembravano paralizzarmi. Gradualmente, la mia creatività iniziò ad affievolirsi e diventò più facile imitare che innovare”.
  • “Mi sentivo sempre in colpa quando mi prendevo una pausa. Ma ora… ho dovuto chiedere a me stesso il permesso per guarire”.
  • “Un pastore mi disse che è come partorire di domenica, e il lunedì scoprire di essere ancora incinta! Dopo trent’anni di questo ripetitivo modello settimanale, la pressione di dover comparire con un altro nuovo sermone suggestivo mi aveva esaurito e non potevo più fermare il treno in corsa. Era come se mi aspettassi di affrontare un viaggio con il serbatoio in riserva”.
  • “C’era una crescente sconnessione tra chi io fossi di fronte alle persone e chi io fossi in privato”.
  • Uno dei capitoli del libro tratta i “Primi Segnali di Allarme” (della Depressione). In esso, Cordeiro elenca e approfondisce i seguenti argomenti: Senso di Disperazione, Pianti Frequenti, Difficoltà di Concentrazione, Difficoltà nel Prendere Decisioni, Irritabilità, Insonnia, Bassi Livelli di Attività, Senso di Solitudine, Mancanza di Attrazione verso il Coniuge, Disordini Alimentari, Indolenzimenti e Dolori fisici.
  • “‘La tua anima’, mi spiegò il mio amico psicologo, ‘è come una batteria che si scarica ogni volta che tu dedichi parte della tua vita a qualcosa o a qualcuno, ed essa ha bisogno di essere regolarmente ricaricata. Tu non le hai dato il tempo di recuperare, perchè questo non succede dalla sera alla mattina. La ricarica è lenta e graduale’”.
  • “Quando vediamo le cose in modo torbido, spalanchiamo le porte alla depressione; la depressione può essere definita come una percepibile inabilità a ricostruire il proprio futuro”.
  • “Io ho dovuto stabilire dei paletti e porre delle restrizioni alla mia vita. L’unico che può fare questo nella tua vita sei tu! Non è una decisione che devono prendere i tuoi anziani di chiesa o semplicemente una reazione alle lamentele del tuo coniuge. E’ una tua precisa responsabilità. Devi farlo e basta!”.
  • “Quando il dolore sarà sufficientemente forte, sperando che non sia già troppo tardi, dovrai chiedere in prestito dal tuo ministero tutto quello che potrai, per soddisfare la carestia subentrata nella tua relazione con Dio, con la tua famiglia e con la tua salute. Se non lo farai, potrai rischiare un esaurimento nervoso, una relazione extraconiugale o un divorzio”.
  • “Una delle più grandi lezioni che sto imparando (ebbene sì, la sto ancora imparando) è che il riposo non sia un peccato. Prendersi una pausa non significa che tu sia pigro, o che tu non sia una persona valida. Riprendere fiato ogni tanto non significa che tu non stia portando il tuo carico, o che tu sia in qualche modo meno dedicato nei confronti della tua chiesa, dei tuoi cari o della tua chiamata”.
  • “Il riposo deve essere una responsabilità primaria. Esso riporta ritmo alla vita e procura ad essa una regolarità tale da rendere la vita stessa più sostenibile”.
  • “Noi sperimenteremo una grande fatica nel bel mezzo di un ministero esigente a meno che non riserviamo del tempo al riposo e a riallinearci con Dio e con il Suo disegno originale”.
  • “Il tuo personale giorno di riposo ti concede la possibilità di riportare in ordine i pezzi sparsi della tua vita, di portare chiarezza e rimettere a fuoco le tue priorità. Esso ti dà un’opportunità prolungata per parlare con Dio e per lasciare che Lui parli a te”.
  • “Una crescita genuina si trova solo in una crescita onesta. Il nostro primo vero impegno deve essere nei confronti della verità – la verità riguardo a noi stessi, ai nostri difetti, alle nostre carenze, ai nostri vizi. Tu non puoi prendere delle scorciatoie attraverso la terra della finzione. Il tuo primo impegno deve essere quello di scoprire e accettare nuove verità, non importa quanto difficili o spiacevoli possano sembrare al momento. Non puoi risolvere i problemi se neghi che esistano”.
  • “I bisogni delle persone sono enormi, e le loro aspettative sono infinite. Non puoi basare la tua vita e il tuo ministero sulle aspettative degli altri”.
  • “Nel nostro mondo fatto di ritmi sfrenati e pieno di appuntamenti, prendere lunghe pause è un lusso che si possono permettere solo i benestanti, gli anziani o gli ammalati. E’ fuori considerazione che il riposo sia una vitale componente per il successo. Ma… lasciate che vi convinca a riconsiderare l’imperativo del riposo sabbatico. I Sabati e i periodi sabbatici sono biblicamente designati per accrescere la nostra fertilità e per intensificare la nosta fede in Dio mentre camminiamo con Lui”.
  • “Ora che ho imparato queste lezioni, non significa che mi ritirerò. All’opposto, significa che vivrò più profondamente, con una maggior sicurezza. Riderò più spesso, penserò con più intuito, e troverò dei momenti di solitudine e dei Sabati personali senza avvertire sensi di colpa. Ho attraversato una lunga stagione. Ho imparato molte lezioni. Ho scoperto ciò che è più importante: vivere con intenti e correre con speranza. Ho imparato l’importanza di essere completamente dedicato alla verità e a essere onesto con me stesso”.

Mentre rileggevo le citazioni appena elencate, sono stato colpito da quanto questa raccolta, per quanto breve, sia già di aiuto. E mi sono anche reso conto che essa sia solo una piccola parte delle ricchezze e della sapienza che si trovano nell’intero libro. Caro ministro, io elogio gli sforzi che eserciti nel raggiungere il mondo, nell’avere un impatto sulla tua comunità, nel pasturare la tua chiesa e nell’aiutare i singoli individui. Assicurati semplicemente di non ingannare te stesso. Mantieniti sano e forte, e investi profondamente sulla tua persona, affinchè tu possa avere le risorse dalle quali attingere per amministrare agli altri.

Ricordiamoci di Colui che disse: “Sei stanco? Sei affaticato? Sei logorato dalla religione? Vieni a me. Vieni via con me e la tua vita guarirà. Ti mostrerò come riposarti veramente. Cammina con me e opera con me – guarda come faccio io. Impara a rafforzare i ritmi della grazia. Io non poserò nulla di pesante o di dannoso su di te. Stai in mia compagnia e imparerai a vivere liberamente e correttamente” (Matteo 11:28-30, MSG).